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Weinstein Company: evita la bancarotta grazie a Maria Contretas-Sweet e Ron Burkle

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Le accuse per molestie sessuali che hanno travolto  Harvey Weinstein hanno avuto risvolti negativi anche per la sua società.  Oggi la Weinstein Company si salva dal crack finanziario grazie a un gruppo di investimento guidato da Maria Contretas-Sweet e dal miliardario Ron Burkle.

Weinstein Company: la società evita la bancarotta- foto vulture.com

La società fondata da Harvey Weinstein ha circa 375 milioni di dollari di debiti, una situazione che non è certo migliorata dopo le accuse mosse al suo fondatore.

La settimana scorsa, infatti, la Weinstein Company aveva annunciato la sua intenzione di dichiarare bancarotta.

Dopo parecchie trattative, Maria Contretas-Sweet e Ron Burkle pagheranno circa 500 milioni di dollari e si impegneranno a non licenziare i dipendenti e a fornire tutte le coperture necessarie a sostenere i risarcimenti e i debiti.

Le dichiarazioni dell’ex membro dell’amministrazione Obama non lasciano dubbi al riguardo: “La nostra squadra è lieta di annunciare che abbiamo compiuto un passo importante e abbiamo raggiunto un accordo per acquisire gli asset della Weinstein Company con l’intento di lanciare una nuova compagnia, con un nuovo consiglio di amministrazione e una nuova filosofia che incarni i principi che abbiamo sostenuto fin da quando, in autunno, abbiamo cominciato questa impresa. Quei principi non sono mai venuti meno e consistevano nella creazione di uno studio cinematografico affidato a un consiglio di amministrazione composto per la maggior parte da donne, nel salvataggio di 150 posti di lavoro, nella protezione di piccole compagnie che erano in credito e nella creazione di un fondo per risarcire le vittime che integrerebbe l’esistente copertura assicurativa per le persone danneggiate.”

“Partiamo con la ferma intenzione di avviare una compagnia che rappresenti i migliori comportamenti nella gestione aziendale e nella trasparenza. Questo imminente passo rappresenta la miglior maniera possibile per supportare le vittime e proteggere gli impiegati. Siamo grati all’ufficio del procuratore generale di New York per averci aiutato a raggiungere un accordo, e ringraziamo o nostri investitori che hanno creduto in questa impresa e nel grande valore che di una compagnia guidata da donne.”