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Johnny Depp protagonista di un’orgia con Marilyn Manson in Kill4me

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Johnny Depp con le modelle Jocelyn Binder e Bailee Cowperthwaite nel video Kill4me - Foto: Screenshot video

Johnny Depp è il protagonista di un’orgia a 4 con Marilyn Manson nel video musicale Kill4me, terzo singolo estratto dall’ultimo album Heaven upside down. Il divo bello e dannato del cinema internazionale e il Reverendo sono tornati a collaborare dopo il chiacchierato e scandaloso video di Say10.

Johnny Depp con le modelle Jocelyn Binder e Bailee Cowperthwaite nel video Kill4me – Foto: Screenshot video

Il video di Kill4me è stato diretto da Bill Yukich ed è decisamente super hot. Il sex symbol di Hollywood Johnny Depp si trova in un letto con altre due donne, le modelle Jocelyn Binder e Bailee Cowperthwaite, ed assiste a baci saffici, nudi integrali e rapporti a tre.

Il finale del video è ancora più bollente poiché anche Marilyn Manson si unisce al triangolo… dando vita a una scena di sesso a quattro che ha sconvolto i perbenisti e bigotti.

Dopo lo scontro epocale con Justin Bieber, Marilyn Manson è finito sotto i riflettori per aver licenziato il suo bassista Twiggy Ramirez, pseudonimo di Geordie White, accusato di stupro dall’ex fidanzata Jessicka Addams, cantante della band Jack Off Jill, e per la sua performance sopra le righe durante il concerto a San Bernardino in California, giusto qualche ora dopo la strage di Sutherland Springs, dove un ex-militare ha ucciso 26 persone aprendo il fuoco sulla folla. In questa occasione Manson si è presentato in sedia a rotelle e ha puntato un fucile giocattolo sul suo pubblico. Travolto dalle polemiche, Marilyn ha giustificato il gesto sostenendo che era un modo per criticare la normalizzazione della violenza nella nostra società. «In un’era dove le stragi sono diventate quasi quotidiane, quello che ho fatto è stato un colpo di teatro – ha spiegato Manson – volevo far riflettere tutti su quanto sia facile recuperare un’arma da fuoco automatica e su come questa violenza sia ormai normalizzata». Per poi concludere: «Non volevo mancare di rispetto o essere insensibile. Il fucile giocattolo mi è stato consegnato dopo l’approvazione di un agente di polizia. La mia arte è sempre stata una reazione alla cultura popolare e un modo per riflettere su quello che succede nel mondo. La mia empatia va a tutti quelli che soffrono o hanno sofferto per questo uso insensato delle armi».